Zughy scrive cose

Minetest è andato al FOSDEM (e io con lui)

Il FOSDEM è l'evento più grande al mondo sul tema delle libertà digitali (l'hanno detto loro durante la plenaria se hanno mentito è colpa loro e io mi dissocio). Quest'anno Minetest ci ha fatto capolino per la prima volta, e la sua presenza è stata un grande successo: persone di varie categorie e di tutte le età si sono avvicinate per saperne di più, tanto che non abbiamo pressoché mai avuto un attimo di pausa e abbiamo dovuto iniziare a centellinare sia i volantini che gli adesivi (soprattutto quest'ultimi) per non finirli subito. Principalmente per nasconderli dalla creatura mitologica dellə collezionista seriale: una bestia in grado di scagliarsi, rapida come un falco e possente come un elefante, su qualsiasi banchetto, per fare incetta di adesivi colorati (possibilmente più di uno).
In quanto la natura di Minetest è quella di una piattaforma di gioco per realizzare i contenuti più disparati, l'interesse del pubblico è stato altrettanto variegato: abbiamo avuto insegnanti interessatɜ a scopi didattici, genitori che volevano dare ai propri figli una versione non proprietaria di Minecraft (il gioco più venduto nella storia dei videogiochi), ragazzɜ che volevano sperimentare con una libertà maggiore, e bimbɜ che, una volta agguantato lo Steam Deck, entravano nella Matrice.

Steam Deck con la scritta "Minetest" fatta a cubetti Zughy, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons

Una cosa a mio avviso molto apprezzata sono stati i volantini in più lingue: inglese, francese e italiano. Per quanto una persona presente al FOSDEM è molto probabile che abbia un buon livello d'inglese, questo non è sempre vero per le persone che la aspettano a casa, o per chi è del posto e ha deciso di farsi un giro. Avere un contenuto nella propria lingua madre, a prescindere, lo rende più domestico e vicino a sé (se tradotto bene), mostrando una cura per una cosa che scontata non è - senza contare che dà spazio alla pluralità linguistica e culturale. A guardarsi indietro, sarebbe stato bello avere volantini in nederlandese, la lingua più parlata lì in Belgio.

Per chi ama battere colpi sulla tastiera, altro punto rilevante è la presa del pubblico verso Lua - il linguaggio di programmazione di Minetest, e non solo. Per quanto non sia possibile misurarne precisamente il successo né fosse possibile creare un laboratorio in quel mare di banchetti, le persone sono state indirizzate, fra le varie cose, al libro del moddaggio. Qui vengono spiegati i fondamentali per poi passare a usi un po' più avanzati; ergo, lasciando tempo al tempo, sono sicuro che alcuni individui matureranno un interesse verso Lua - interesse che aumenta man mano che Minetest continua a diffondersi.

Ultima cosa non meno importante, l'evento ha permesso di dare un volto ad alcune delle persone che partecipano attivamente allo sviluppo di Minetest, rendendolo più concreto e umano. Varɜ componenti della comunità si sono ritrovatɜ post fiera per delle cene insieme; dove, chiacchierando del più e del meno, sono anche saltate fuori idee per lo sviluppo di Minetest con una velocità molto maggiore rispetto ai tempi di internet. In altre parole:

stonks

Concludendo, ritengo che la presenza di Minetest al FOSDEM sia stata un passo fondamentale per il software libero: maggior diffusione di uno dei pacchetti più gettonati delle varie distribuzioni Linux nella categoria "Giochi" (una sezione che è alquanto carente, anacronistica rispetto all'industria videoludica odierna), avvicinamento a un linguaggio di programmazione molto comodo per iniziare, sensibilizzazione nell'ambito didattico (che a sua volta porta a maggior diffusione ecc.), accelerazione dello sviluppo tramite scambi di idee, maggior comprensione di come Minetest viene usato da vari tipi di pubblico, nonché aumento della rete di contatti con realtà simili.

Non so dire se ci verrà dato uno spazio anche l'anno prossimo (Godot a questo giro non era presente), ma avere un'area dedicata in generale al mondo videoludico sarebbe fantastico. In primis permetterebbe di allargare il tipo di pubblico. E poi andrebbe a fronteggiare un settore economico che fa girare fior fior di miliardi ogni anno, generalmente in mano a grossi oligopoli.
I progressi nel giro di qualche anno sono stati notevoli, quindi chissà cosa ci aspetterà in futuro.


Uno dei primi applicativi in ambito didattico (2021). Oggi invece abbiamo ombre dinamiche, pacchetti texture bbbelli e tante altre novità in corso d'opera ¹ ². Mattruffoni, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons

Un'esperienza assolutamente da rifare c: