Zughy scrive cose

Perché i progetti liberi dovrebbero essere i primi a non incentivare Discord

"Sii il cambiamento che vorresti vedere nel mondo", disse una volta Gandhi, con l'unico problema che non lo disse davvero. Iniziamo bene.

Una cosa che continua a lasciarmi interdetto da quando bazzico nel mondo libero dello sviluppo, è come la stragrande maggioranza di questi progetti - motivati da ideali dove dovrebbe essere l'utente a essere padrone del programma e non viceversa - abbia la propria comunità su Discord. Dopo aver letto la recente voce di Drew DeVault sull'argomento, ho quindi deciso di spenderci anch'io qualche parolina, possibilmente con un approccio meno radicale. Perché la ritengo, beh, una cosa importante.

Mettiamo, per esempio, che siate contro la violenza animale, e che facciate delle manifestazioni per denunciare gli allevamenti intensivi. Bene: mettiamo però ora che, come cena post-manifestazione, decidiate che i componenti del gruppo debbano andare ad abbuffarsi di carne al McDonald's. Ecco: magari no.
Andreste mai a un evento per una dieta sana sponsorizzato da Coca-Cola? O a una giornata per il clima ospitata da Eni? O ancora, a una conferenza su come creare un luogo di lavoro più equo organizzata da Confindustria? No che non lo fareste, perché avete abbastanza sale in zucca da capire che l'ideale in questione viene contraddetto dalla natura di chi c'è dietro. E che così facendo stareste anzi contribuendo a pulire l'immagine di certe entità, a legittimarle (perché se lo fa lui/lei che combatte per quella cosa, allora devono essere brave persone) e a farle passare quasi per beniamine (poco importa se poi quei problemi sono stati generati proprio da attori come loro). Ecco, il discorso con Discord è esattamente la stessa cosa: perché voler costruire un mondo fatto di tecnologie libere e poi usare come casa un luogo proprietario? In molti progetti si è letteralmente tagliati fuori dallo sviluppo se non si ha Discord - uno fra tanti, Veloren, dove ho dovuto usare un amico per fare da tramite -, obbligando quindi le persone ad averlo. Perché?

"Eh, ma Discord è comodo"

E il McDonald's costa poco. Quindi? Anche sviluppare l'ennesimo prodotto proprietario è comodo (nessuna segnalazione da gestire, nessuno che può giudicare il tuo codice, possibilità di venderlo e fare soldi), eppure hai attivamente deciso di non farlo. Quindi perché il cuore della tua comunità deve basarsi su ciò che va contro gli ideali per i quali ti batti?

Solitamente poi qui scaturisce la seconda risposta: "Eh, ma su Discord si trova più gente". E hanno ragione, ma la domanda poi diventa: "Come pensi di trovare più gente dall'altro lato se tutti ragionassero in questo modo?"
Perché alla fine, a chi spetta popolare questi spazi se non a chi crede nei loro valori? Se non sei "tu", persona che rappresenta determinati ideali, a dare il buon esempio, chi altro dovrebbe farlo? Se non è chi manifesta contro la violenza animale a non costringere la gente a mangiare al McDonald's, chi altro dovrebbe farlo? E, attenzione, qua non si sta parlando di essere un purista nella propria vita pubblica e privata. Nessuno vi metterà in croce per usare Discord coi vostri amici, o per il fatto che ancora non riuscite a staccarvi da - bho - i latticini. Ma è la vostra vita appunto privata, dove magari soffrite la solitudine o dove siete stati onnivori per 30 anni. Il problema è, di nuovo, costringere la gente ad andare contro a quello che state pubblicamente difendendo se vogliono difenderlo anche loro. In un'immagine:

"Ma non posso convincere tutti a usare piattaforme libere, mi taglio le gambe"

È vero, non puoi, e nessuno ha detto che devi. Ma intanto puoi iniziare a supportarle ufficialmente, e possibilmente a dar loro più rilevanza rispetto a quelle proprietarie (tipo che nella lista social le fai apparire prima, così da sembrare più importanti). Al momento della stesura, progetti liberi come il videogioco Battle for Wesnoth e il servizio streaming Glimesh.tv sono esclusivamente su Discord. Io che non voglio averlo, insomma, non posso entrarci in comunicazione se non per vie traverse. Alcuni che invece hanno adottato anche una soluzione libera come Matrix, invece, la trattano come se fosse l'ultima ruota del carro: è il caso di Veloren che conta 10.000 persone sul proprio Discord ma che ha un ponte con Matrix che non funziona 9 volte su 10 (lasciandoci estraniati da quello che succede), e di Godot, che di utenti su Discord ne ha 41.000 ma che fa apparire Matrix in fondo alla lista degli spazi della comunità, addirittura dopo IRC (una tecnologia del 1989). Pensate, con la copertura che simili progetti hanno, quanto potrebbero sensibilizzare le persone dando voce a questi strumenti con il solo far presente che questi strumenti esistono - magari portandogli di riflesso poi più collaboratori che li migliorerebbero più velocemente di quelli proprietari.

Vie di mezzo

Quindi cosa fare? Un approccio semplice alla questione è usare il ponte t2bot per mettere in comunicazione Discord con Matrix, così entrambe le parti possono dialogare senza problemi. Certi scrivono da Discord, certi da Matrix, e tutti sono contenti. Qualcuno anzi ogni tanto si chiede perché su Discord ci siano tutti questi bot senzienti, e una parte di loro arriva anche a provare Matrix, quindi mi pare un ottimo risultato. Semi che vengono piantati. È quello che fa la comunità di Tuxemon, di Pokitto, e quello che facciamo anche noi di LibreSprite.
Se si vuole invece forzare un po' la mano, si può fare come facciamo su Synthetic Stars: il ponte c'è, ma chi è su Discord può solo leggere - e non scrivere - ritrovandosi di fronte a questo

Questo dovrebbe in teoria evitare che si formino comunità non ufficiali su Discord che vadano a riempire il vuoto lasciato sulla piattaforma (come invece successe con Minetest, che fu poi costretta a considerare Discord come spazio ufficiale una volta divenuto troppo grande). Permettendo al tempo stesso di optare per strumenti liberi.

C'è poi, infine, chi può non trovarsi a suo agio a vedere i propri messaggi recapitati su Discord, seppur sotto forma di bot. Una soluzione, in quel caso, è avere una o più stanze su Matrix non collegate, così da fornire uno spazio sicuro a queste persone.

Concludendo

Insomma, non vi si vuole dire che, o Matrix, o brucerete all'inferno (dove vanno i peccatori, come tutti ben sanno, a meno che non vogliano partecipare alla vendita delle indulgenze), ma che le soluzioni esistono e che richiedono 5 minuti per essere applicate - non sto scherzando, impostare quel ponte è davvero davvero facile, bisogna solo copiare dei messaggi con tanto di istruzioni.

Il mio augurio è di vedere sempre più progetti comprendere questa cosa; tanto che all'inizio del 2021 i tre esempi positivi che ho citato esistevano solo su Discord, quindi... bene! Mi auguro che Veloren possa capire l'importanza di certi strumenti, che Godot possa darci più risalto. Mi auguro in generale un futuro con tecnologie fatte per le persone, che non abbiano accesso alle loro conversazioni private (né, Discord?), nascondendosi poi dietro a un "Noi ❤️ l'open source" (ma loro non lo sono, ovviamente).

Ho scritto fin troppo, quindi bho. Vi auguro un anno migliore di quest'ultimo, nella speranza che questa pandemia sfumi presto. Statemi bene, bella gente :)

#discord #foss #programmi liberi